Psicoterapia individuale

La psicoterapia individuale a orientamento sistemico pone al centro del suo interesse l’individuo e le sue relazioni. L’attenzione del terapeuta sarà rivolta ai pensieri, alle emozioni, alle storie e ai vissuti della persona con un’attenzione particolare alla dimensione relazionale ed interattiva.

Nell’approccio sistemico l’individuo viene aiutato a comprendere i modelli relazionali alla base dei comportamenti che creano sofferenza. La terapia ad orientamento sistemico-relazionale è una modalità di intervento mirata a fornire un aiuto efficace ed un sostegno emotivo a persone che stanno attraversando un periodo difficile della propria vita.

Chiunque si trovi in una condizione di disagio (nella relazione di coppia, in famiglia, nel contesto lavorativo, nell’ambiente scolastico, nel rapporto con sé stesso) e desideri cambiarla, può considerare la psicoterapia come uno spazio elettivo per chiarire, superare e affrontare i propri problemi.

Psicoterapia familiare

La psicoterapia familiare si rende necessaria quando ci sono difficoltà all’interno della famiglia in cui sono presenti conflitti, disarmonie relazionali e comportamenti anomali nei bambini e negli adolescenti.

La “crisi familiare” provoca un blocco nello scambio comunicativo e affettivo tra i componenti del sistema che limitano la risoluzione di problemi colpendo con sofferenza e malessere ciascun membro.

Il terapeuta della famiglia prende in carico l’intero nucleo familiare per supportarne la riorganizzazione.

La Psicoterapia con la famiglia è condotta di solito ogni 2 o 3 settimane e coinvolge il terapeuta con un intero nucleo familiare. Di volta in volta la presenza dei vari membri in seduta può cambiare, in quanto a discrezione del terapeuta possono essere convocati solo i genitori, o solo i figli.

Ad ogni membro della famiglia viene dato uno spazio adeguato di ascolto.

I bambini all’interno della terapia familiare

Nel corso della mia esperienza professionale mi è capitato spesso di essere contattata da genitori che vorrebbero “portarmi” il loro bambino con cui “non sanno più cosa fare”. Mi raccontano di bambini irrequieti, iperattivi, svogliati, disobbedienti, a volte aggressivi. Oppure asociali ed eccessivamente timidi e remissivi, spesso molto arrabbiati e provocatori, bambini con difficoltà d’apprendimento o di concentrazione, segnalati anche dai loro insegnanti.

In effetti, durante l’età evolutiva i bambini possono manifestare disagi dovuti alle varie fasi di crescita e anche ad eventuali importanti cambiamenti avvenuti nel proprio ambiente, come il cambiamento di scuola, la separazione dei genitori, la morte di un nonno, la nascita di un fratello, l’inserimento in famiglia di un compagno o compagna di un genitore.

Il bambino non è mail il “problema”

Il bambino non è mai “il problema”, ma sono i suoi disagi a segnalare che qualcosa non funziona nella famiglia.

Quasi mai lavoro solamente con i bambini, perché è la relazione genitori-figli che andrò ad analizzare ed, eventualmente, curare. Quindi invito i genitori ad un primo colloquio conoscitivo e, di solito, coinvolgo nei successivi anche il bambino e gli eventuali fratelli o sorelle.

A volte bastano pochi incontri per riuscire a sbloccare una situazione difficile, altre volte è necessario dedicare maggior tempo alla cura degli stili comunicativi e relazionali all’interno della famiglia, in presenza di problematiche determinate da dinamiche più complesse.

Terapia di coppia

La terapia di coppia è molto utile per le difficoltà coniugali: problemi di relazione, conflittualità, crisi della coppia, difficoltà nella sfera sessuale, ma anche nel caso di sintomi di tipo nevrotico o psicosomatico a carico di uno dei suoi membri.

Una coppia in difficoltà tende a perpetuare il disagio tentando di risolvere i conflitti in modo tale per cui essi continuano.

L’obiettivo dello psicoterapeuta non è solo quello di modificare i tipi di relazione nella coppia ma anche quello di introdurre un cambiamento nei modi in cui la coppia mantiene stabile il sistema coniugale.

Venire nello studio di uno psicoterapeuta è essenzialmente un tentativo di trovare dei modi più soddisfacenti di mantenere la relazione. Mediante la relazione terapeutica, il terapeuta introduce gli elementi utili ad eliminare il disagio, a modificare le regole rigide e ripetitive che la coppia mette in atto, a riportare l’equilibrio precario in cui si trova la coppia ad uno più funzionale ad essa, facendo leva sulle risorse e sulle potenzialità dei partner.

In altri casi, quando le difficoltà manifestate sono riferite alla separazione, la terapia di coppia aiuta ad affrontarla in modo meno traumatico.

“La saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza.”
Gregory Bateson